Stop alle auto benzina e diesel dal 2035 in Europa: cosa sappiamo

L'Unione Europea, con 339 voti favorevoli, 249 contrari e 23 astensioni, ha approvato il progetto di legge che vieta la vendita di auto e veicoli commerciali leggeri a benzina, diesel e con motori a combustione interna dal 2035. Scopriamo insieme i dettagli della misura.

Lo scorso giugno il Parlamento Europeo ha stabilito lo stop alla vendita, a partire dal 2035, di auto e veicoli commerciali leggeri a benzina, diesel e con motori a combustione interna. Si tratta di una misura messa in campo per la lotta al riscaldamento globale, facente parte di un piano più ampio, noto con il nome di Fit for 55, con il quale l’Unione si è prefissa l’obiettivo di ridurre le emissioni del 55% di CO2 (principale causa dei cambiamenti climatici) entro il 2030 e del raggiungimento della neutralità carbonica entro la metà del secolo. 

La misura nel dettaglio

I danni del riscaldamento globale sono sempre più visibili. La siccità che ha colpito quest’estate il nostro paese è solo uno dei tanti sintomi di un clima in completo declino. Proprio all’interno di questo quadro di emergenza, si inserisce la misura adottata lo scorso giugno dall’Unione Europea, avente lo scopo di eliminare entro la metà del secolo tutte le emissioni di CO2, principale fonte del riscaldamento globale.  I parlamentari europei hanno approvato il progetto di legge con 339 voti favorevoli, 249 contrari e 23 astensioni. Tuttavia, prima di arrivare al blocco definitivo, il progetto dovrà passare dal dibattito in Commissione e in Consiglio per trovare un accorda finale. Con molta probabilità, si arriverà all’approvazione finale nel prossimo autunno.

Lo stop alla vendita di auto e veicoli commerciali leggeri a benzina, diesel e con motori a combustione interna comprende il settore automobilistico ma anche quello del trasporto su strada, che da soli costituiscono il 20,4% delle emissioni di CO2. Nello specifico, il solo settore delle automobili contribuisce alle emissioni per il 12%, rendendo l’Unione Europea la terza produttrice di CO2 al mondo. Il divieto però non riguarda i veicoli già in circolazione, ma solo quelli di nuova produzione.

La misura non riguarda però i piccoli produttori di auto e furgoni, che con l’emendamento “Salva Ferrari” hanno ottenuto una deroga fino al 2036. Tutti gli altri produttori invece saranno soggetti al divieto, per cui dal 2035 sarà possibile vendere solo mezzi a emissioni zero. 

Sin dal momento della sua adozione, la misura ha scatenato numerose polemiche. In particolare, molti dubbi sono sorti circa il timore di perdita dei posti di lavoro nel settore automobilistico

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